Cosa si intendiamo per pranayama?

Prana indica la forza e l’energia vitale che assumiamo non solo con il respiro ma anche con il cibo, l’acqua, le immagini, i suoni, le emozioni e i pensieri. Il prana permea tutta la creazione e gli esseri viventi e lo spazio in cui abitiamo.

Yama indica il governo e direzionamento.

Ayama indica l’espansione e la liberazione.

Se uniamo questi elementi possiamo cogliere il senso più profondo del pranayama come direzionamento consapevole dell’energia vitale per la sua espansione e liberazione.

L’ascolto del respiro naturale, l’attenzione al prolungamento della esalazione e l’emersione della pausa vuota sono i passi essenziali per entrare in connessione col Pranayama.

Il respiro organico è strumento principe dell’energia vitale chiamata anche soffio vitale ed è la componente manifesta, più condensata dell’energia vitale. I respiro dunque come veicolo del prana diviene un ponte tra il corpo fisico più materico e addensato e il corpo emozionale e ne consente un governo e una regolamentazione essenziale. Entrare di forza nelle tecniche di respirazione non equivale a praticare pranayama, questo approccio può allontanare da un percorso di riunificazione con la nostra Coscienza e con la Coscienza Cosmica. Perciò possiamo partire sempre da un ascolto della condizione del respiro naturale anche se contratto, tendente all’apnea, per poi rilasciare con gentilezza le tensioni mediante l’espirazione progressiva che ci svuota , ci purifica in maniera completa sia da un punto di vista fisico, da quello energetico, emozionale, mentale e animico-spirituale.